IL PIAZZALE DEL ROSARIO

Ultimato l’interno del Santuario era ormai tempo di pensare al parco.
Le statue dei misteri del Rosario, fortemente deteriorate e annerite dalle intemperie, non costituivano più un valido richiamo devozionale, anzi, davano un senso di abbandono e di incuria.
D’ estate il Santuario è eccessivamente affollato e il parco, così come è strutturato, non si prestava alle celebrazioni all’aperto.
Un’area destinata alle celebrazioni liturgiche, si pensava, sarebbe un buon complemento al Santuario, e poi, diceva Don Carlo, il Giubileo è alle porte, tutti i Santuari si rinnovano, facciamolo anche noi.
Si è allora pensato ad una ristrutturazione generale del parco, creando spazi di sosta tranquilla e spazi destinati alle celebrazioni devozionali e liturgiche. In particolare si è pensato di allestire, nella parte pianeggiante che si estende davanti alla Grotta di Lourdes, un ampio piazzale di circa mille metri quadri circondato da un porticato che possa servire da riparo per una pioggia improvvisa. Al piazzale si è voluta dare una forma ellittica che riproduce idealmente la forma che la corona del Rosario assume se la si distende per terra.
Il porticato, in legno lamellare, è retto da 18 pilastri a forma di croce che si aprono in alto a forma di fiori, trasversalmente si prolungano a formare le travi a sbalzo che reggono la copertura. Lungo il perimetro dell’ellisse, tra un pilastro e l’altro, si formano così tanti archi sotto i quali si alzano lastre di travertino che costituiscono le pareti ideali di questa chiesa all’aperto che nasce nell’ambiente naturale ed ha per volta il cielo. Al centro di ogni lastra una vetrata istoriata che riproduce un mistero del Rosario. Una rappresentazione che si è voluta parlante, una raffigurazione moderna, viva, un invito a riflettere, ad andare oltre l’immagine per penetrare nel profondo il mistero proposto della vita del Salvatore.
Il porticato è formato da 17 arcate, 15 ospitano i misteri del Rosario divisi nei 3 gruppi (gaudiosi, dolorosi, gloriosi) e 2 servono come ingresso al piazzale, tra un gruppo e l’altro dei misteri.
Nel Rosario non troviamo nessun cenno alla vita pubblica e alla sepoltura di Gesù dopo la morte in croce e prima della risurrezione. Ci è perciò sembrato buona cosa collocare fuori del porticato altre quattro vetrate: due, ai lati del primo ingresso tra i misteri gaudiosi e dolorosi, riproducono i momenti della vita pubblica dove Maria è presente: le nozze di Cana, il primo miracolo che Gesù compie per la mediazione di Maria e l’episodio in cui Gesù informato della presenza di sua madre fuori della casa dove sta parlando, ricorda che è sua madre, suo fratello e sorella chi fa la volontà del Padre che è nei cieli. E chi più di Maria ha fatto la volontà del Padre?
Altre due vetrate, poste ai lati del secondo ingresso, rappresentano, dopo i misteri dolorosi, la pietosa sepoltura del crocifisso ad opera di Giuseppe di Arimatea e di Nicodemo e, prima dei misteri gloriosi, il sepolcro che il Risorto ha lasciato vuoto del suo corpo ma dove sono rimaste le tracce della risurrezione: Giovanni vede le bende distese e capisce, crede nella risurrezione di Gesù, prima ancora delle apparizioni agli apostoli. 



La croce al centro del piazzale
Al centro del piazzale la croce di Cristo: tutto deve gravitare attorno a Cristo crocifisso. Il Cristo in bronzo è ancora quello che si trovava in fondo al viale del parco. La fusione, vera opera d’arte eseguita a Vicenza, ripulita, torna a splendere ora su un basamento nuovo, in travertino come le alzate dei misteri.
Ai piedi della base abbiamo riportato a correre la definizione data del Rosario:

IL SANTO ROSARIO E’                             LA VITA DI CRISTO
CONTEMPLATA                               CON GLI OCCHI DI MARIA

Sui quattro lati del basamento le scritte riportano i versi semplici e bellissimi di Victor Hugo. Li abbiamo riprodotti nella lingua originale e in versione italiana.

Il dolore della passione
Vous qui pleurez                               Voi che piangete
venez à ce Dieu                           venite a questo Dio
car il pleure                                      perché piange

Il sorriso del bambino
 Vous qui tremblez                           Voi che avete paura
venez à lui                                      venite a lui
car il sourit                                       perché sorride

Il dono della salvezza
Vous qui souffrez                            Voi che soffrite
venez à lui                                        venite a lui
car il guèrit                                       perché guarite

L’eternità di Dio
Vous qui passez                               Voi mortali
venez à lui                                        venite a lui
car il demeure                                 che è eterno


L’altare e la grotta
Recitato il Rosario, adorato colui che sulla croce ha dato la vita per noi, il Cristo crocifisso, possiamo salire la grandiosa scalinata che porta all’altare.
Abbiamo sfruttato per l’altare l’area posta davanti alla grotta di Lourdes, rialzata rispetto al piazzale. La forma dell’area presbiterale è ancora quella ellittica del piazzale, simile ma più piccola. Anche la stessa architettura dell’altare vuole richiamare la struttura delle arcate del porticato e, a significare il legame esistente tra il piazzale del Rosario e l’altare, si è scelto come motivo decorativo del paliotto dell’altare una piccola vetrata che rappresenta il Cristo che spezza il pane. Inoltre a proteggere dalle intemperie provvede un elemento di struttura identico a quello del porticato. L’altare è veramente così il punto di arrivo della recita del Rosario.
Possiamo meditare i misteri del Rosario, nutrirci delle immagini e delle parole scritte a commento, ma, se vogliamo avere vicini Gesù e Maria dobbiamo celebrare l’Eucarestia. E’ lì che Gesù è presente in anima, corpo e divinità. E accanto a Gesù presente nell’Eucarestia c’è Maria.
L’altare ci sta bene davanti alla grotta di Lourdes, per fare l’Eucarestia è bello avere accanto Maria. Lei sola ci può aiutare a capire, lei sola ci dà gli occhi della fede per godere della presenza viva e reale in mezzo a noi del suo Gesù, fatto pane e vino per darci la vita.

Don Innocenzo Timossi
Fontanelle 25 Marzo 1999 



Cronologia dei lavori

Gennaio 1998
Sul bollettino parrocchiale l'ing. Don Innocenzo Timossi illustra i lavori che verranno eseguiti nel parco del Santuario.
Nella 2a settimana di gennaio 1998 iniziano gli scavi per i lavori nel parco.

Maggio 1998
Vengono gettate le fondamenta per le strutture.

Maggio 1999
Continuano i lavori al Piazzale del Rosario che nella parte principale
 sono già ultimati.
Rimane da ultimare la zona circostante, le aiuole e la strada che dalla Cappella dell'Addolorata passa davanti alla Grotta di Lourdes e aggirando il piazzale porta al Santuario.

Sabato 17 luglio 1999
Inaugurazione del Piazzale del Rosario.
Dopo la processione delle ore 20.30 con partenza dalla Chiesa di San Lorenzo, passando davanti al Santuario, alle 21.00 Mons. Natalino Pescarolo Vescovo di Cuneo e Fossano inaugura e benedice la nuova struttura e presiede l' Eucarestia con presenti il Vescovo Emerito di Cuneo Mons. Carlo Aliprandi, Don Carlo Brondello, Don Silvio Bruno e Ing. Don Innocenzo Timossi.

(cronologia dei lavori fornita da Michele Giordano)

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